La posizione finanziaria netta è pari a -31,6 milioni a fine 2022 (da +16,7 milioni al termine dell’anno precedente) dopo, tra le altre cose, aver riacquistato l’immobile di via Solferino
Via libera del cda di Rcs ai conti del 2022 chiusi con un utile netto di 50,1 milioni (in calo di circa il 30,8% dai 72,4 milioni del 2021, quando la società editoriale aveva beneficiato per 9,5 milioni di una plusvalenza su un asset partecipativo).
I ricavi consolidati sono stabili a 845 milioni, con i ricavi digitali al 24,5% del totale (e al 43,1% l’incidenza della raccolta pubblicitaria sui mezzi online). L’ebitda ante oneri non ricorrenti scende a 130,6 milioni (da 148,3 milioni), impattato «da un incremento dei costi della carta e altri fattori produttivi di circa 28 milioni».
L’ebitda si attesta a 118,5 milioni (da 144,5 milioni) e sconta oneri netti non ricorrenti per 12,1 milioni.
La posizione finanziaria netta è pari a -31,6 milioni a fine 2022 (da +16,7 milioni al termine dell’anno precedente) dopo, tra le altre cose, aver riacquistato l’immobile di via Solferino, sede del Corriere della Sera, per 59,9 milioni. All’assemblea dei soci verrà proposto un dividendo di 0,06 euro per azione, stabile rispetto allo scorso anno.
Quanto al futuro, il gruppo Rcs «ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire anche nel 2023 margini (ebitda) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa».
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