I dirigenti del settore bancario stanno dal canto loro studiando modi per aumentare il capitale di First Republic, con le banche che potrebbero anche posizionarsi per effettuare investimenti in prima persona
Si cerca di far di tutto per salvare le sorti di First Republic Bank dopo che il salvagente da 30 miliardi di dollari lanciato alla banca californiana da 11 grandi istituti non è bastato a fermare la vendita di azioni (-80% nelle ultime due settimane). Dopo che il quinto socio ha liquidato la sua quota ora i negoziatori di Washington e Wall Street avrebbero discusso di un potenziale sostegno governativo per stabilizzare l’assediato istituto di credito regionale. Secondo quanto riportato da Bloomberg News, che cita fonti a conoscenza della questione, i funzionari statunitensi e i dirigenti del settore bancario stanno discutendo sulla possibilità di un sostegno governativo a First Republic per rafforzare la fiducia nella banca californiana e renderla più attraente per gli investitori diffidenti. Secondo Bloomberg News, il governo potrebbe anche contribuire a rimuovere gli asset che hanno un impatto negativo sul bilancio di First Republic.
Accanto all’iniziativa pubblica c’è anche quella privata. In un articolo separato, il Wall Street Journal ha affermato che gli amministratori delegati delle maggiori banche Usa stanno pensando di mettere a punto un nuovo piano per il salvataggio per aumentare il capitale di First Republic.
Le trattative ad alto rischio hanno contribuito alla forte volatilità del titolo questa settimana. Ieri le azioni hanno chiuso in rialzo di quasi il 30%, recuperando il forte calo della seduta precedente che le ha viste scivolare a un prezzo di chiusura record di 12,18 dollari. Anche oggi il titolo è in salita nel pre-market di Wall Street.
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