
Quello di Walmart è solo l’ultimo anello di una lunga catena che si sta spezzando da diverso tempo
Continua la lunga ondata di maxi licenziamenti che sta caratterizzando i grandi nomi di tutti i settori produttivi. Dopo Facebook, Amazon, Twitter e Target, solo per citare i più famosi, adesso anche Walmart licenzia.
In particolare sembra che ad essere colpiti siano i dipendenti di alcune strutture preposte alla lavorazione degli ordini di ecommerce.
Walmart, il più grande datore di lavoro privato con circa 1,7 milioni di dipendenti, si trova a dover ridurre la sua forza lavoro parallelamente all’implementazione dell’automazione voluta dall’azienda.
Le previsioni dei vertici aziendali parlano di una crescita delle vendite più lenta e profitti inferiori nel prossimo anno fiscale.
Abbiano registrato un aumento, la crescita dell?11% vista nell’anno fiscale 2022 e non regge il paragone con il 79% dell’anno fiscale 2021.
Quello di Walmart è solo l’ultimo anello di una lunga catena che è partita tempo fa proprio con Amazon. Di qualche giorno fa la notizia di 9mila licenziamenti in vista dopo i 18mila annunciati a febbraio. E ancora: Target ha in programma di tagliare fino a 3 miliardi di dollari di costi totali nei prossimi tre anni.
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