
Le due region, Torino e Milano, potranno produrre nuova ricchezza fino a 3,3 miliardi di euro in Piemonte e Lombardia entro il 2025 e contribuire a creare fino a 65.000 nuovi posti di lavoro
A Torino apre la seconda cloud region di Google in Italia per supportare la digitalizzazione delle aziende locali e delle amministrazioni pubbliche.
La Cloud Region è infatti un’area dotata dell’infrastruttura di rete abilitante per la trasformazione digitale e la crescita di un territorio. È composta da tre zone cloud fisicamente separate.
Con l’inaugurazione di Torino, che si aggiunge a quella di Milano, l’Italia diventa il primo Paese dell’area Emea a ospitare due Google Cloud Region. Si tratta di un tassello importante in quel percorso avviato dall’azienda californiana nel 2020, con l’annuncio di un investimento di 900 milioni di dollari in cinque anni per il digitale in Italia. Torino si aggiunge alle altre 35 Region sparse per il mondo.
Uno studio indipendente sull’impatto economico realizzato dall’Università di Torino evidenzia che le due region potranno produrre nuova ricchezza fino a 3,3 miliardi di euro in Piemonte e Lombardia entro il 2025 e contribuire a creare fino a 65.000 nuovi posti di lavoro.
Non solo. Le due Region nel nostro Paese rappresentano una risposta importante al tema della sovranità del dato, particolarmente sentito a livello europeo. «In questo modo, il cliente potrà scegliere dove immagazzinare i suoi dati – ha raccontato Paolo Spreafico, director of customer engineering Italy di Google Cloud. – Per garantire un maggiore controllo, offriamo alle aziende la possibilità di gestire meccanismi di delega crittografica del dato: in questo modo si ha il controllo assoluto del dato, perché se uno desidera decrittarlo, dovrà sempre notificare l’accesso al cliente. Ci spingiamo oltre la data sovereignty, diamo al cliente anche la sovranità nella gestione».
Come già detto, i datacenter sono tre in provincia di Torino, ma non vengono resi noti i luoghi esatti. Il partner è Tim, mentre per le iniziative di formazione ha avuto un ruolo importante anche Intesa Sanpaolo. «I benefici per le aziende – spiega Fabio Fregi, country manager Italia – sono diversi: diventare più smart riuscendo ad analizzare volumi di dati crescenti per prendere decisioni consapevoli in tempo reale; memorizzare i dati dove ha più senso sfruttando anche la rete globale di Google; collegarsi dal luogo più congeniale; rendere sicuro l’utilizzo dei dati; la sostenibilità».
FOTO: SHUTTERSTOCK