
L’inflazione nel Regno Unito è ancora troppo alta ma dovrebbe scendere nel secondo trimestre 2023
Gli analisti avevano ragione. La Bank of England continua la sua serie di aumenti dei tassi d’interesse, la più rapida degli ultimi trent’anni per placare l’inflazione che è accelerata. Con una maggioranza di 7–2 i tassi vengono alzati di 25 punti base al 4,25%. Solo due membri hanno votato per mantenere il Bank Rate al 4%.
«L’inflazione CPI è aumentata inaspettatamente nell’ultimo rilascio, ma rimane probabile che diminuisca bruscamente nel resto dell’anno – si legge nel comunicato. – L’inflazione dei servizi è stata sostanzialmente in linea con le aspettative. Il mercato del lavoro è rimasto teso e gli andamenti a breve termine del PIL e dell’occupazione dovrebbero essere un po’ più forti di quanto previsto in precedenza. Sebbene la crescita dei salari nominali sia stata più debole del previsto, le pressioni sui costi e sui prezzi sono rimaste elevate».
Il Financial Policy Committee (FPC) della Bank of England ritiene che il sistema bancario del Regno Unito mantenga “solide posizioni patrimoniali e solide di liquidità” ed sia “ben posizionato per continuare a sostenere l’economia in un’ampia gamma di scenari economici, anche in un periodo di tassi di interesse più elevati“.
A livello economico il Pil dovrebbe aumentare leggermente nel secondo trimestre, rispetto al calo dello 0,4% previsto nella relazione di febbraio. Inoltre si prevede che l’inflazione scenderà ancora in modo significativo nel secondo trimestre del 2023, a un tasso inferiore a quanto previsto nel rapporto di febbraio.
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