
La crisi potrebbe avere impatti non solo in Italia ma anche negli altri paesi perchè spesso la Penisola è solo il primo approdo
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante l’audizione davanti alle commissioni riunite Esteri di Senato e Camera sugli esiti del recente Consiglio Affari Esteri ha lanciato l’allarme sulla crisi tunisina e, soprattutto, sugli eventuali impatti che potrebbe avere nei confronti non solo dell’Italia ma di tutti gli equilibri del Mediterraneo. Questo perché, ha ricordato il ministro, i migranti, che sbarcano in Italia come primo approdo, nella maggior parte dei casi vogliono andare in altri paesi europei.
«Ho auspicato un rapido intervento del Fondo monetario internazionale» con «ulteriore sostegno dell’Ue e degli altri donatori»ma è bene che anche il FMI entri in scena. Per questo motivo il ministro ha spiegato di aver già preso contatti con Kristalina Georgieva, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, appunto.
Il progetto presentato dal ministro sarebbe quello di «dividere i contributi in tranche da consegnare in base alle riforme che vengono fatte». Durante il Consiglio Ue, ha inoltre aggiunto il ministro, «è emersa l’esigenza di raddoppiare gli sforzi per il controllo delle frontiere».
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