
In Giappone il leading indicator di gennaio è rivisto leggermente al rialzo a 96,6 punti
Tonfo dei profitti industriali in Cina tra gennaio-febbaio. Nel primi due mesi dell’anno sono crollati del 22,9% su base annua, soffrendo un netto peggioramento rispetto al calo del 4% di dicembre. Si tratta della performance peggiore dall’aprile del 2020. Tra i 41 settori esaminati, 28 hanno registrato un calo degli utili, vale a dire computer e altre apparecchiature elettroniche (-77,1%), fusione e laminazione di metalli non ferrosi (-57,2%), prodotti chimici (-56,6%), automobili (-41,7%), prodotti minerali non metalliferi (-39,2%), tessile (-37,1%), industria manifatturiera (-8,9%), industria agroalimentare (-6,3%) e industria del carbone e del lavaggio (-2,3%).
E’ stato rivisto leggermente al rialzo, ma rimane comunque debole, il leading indicator del Giappone che indica come va l’economia nel Paese. A gennaio il dato è stato rivisto a 96,6 punti, rispetto a una lettura preliminare di 96,5 punti e ai 97,2 punti di dicembre. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva.
Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali cala a 96,4 punti dai 99,4 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future migliora a 100,6 punti dai 100 punti precedenti.
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