
La Casa Bianca ha avvisato che “un numero crescente di governi stranieri in tutto il mondo ha utilizzato questa tecnologia anche per facilitare la repressione”
Il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo che “vieta per la prima volta al governo degli Stati Uniti l’uso di spyware commerciali che pongono rischi per la sicurezza nazionale o che sono stati utilizzati impropriamente da attori stranieri per consentire violazioni dei diritti umani in tutto il mondo”.
Secondo quanto annunciato dalla Casa Bianca, si tratta di un’iniziativa “fondamentale” e “rivoluzionaria” in vista del secondo Summit per la democrazia promosso da Biden, che verrà lanciato martedì.
Lo spyware commerciale, cioè strumenti di sorveglianza informatica sofisticati e invasivi per accedere ai dispositivi elettronici da remoto, estrarne il contenuto e manipolarne i componenti senza la conoscenza o il consenso degli utenti, “è proliferato negli ultimi anni con pochi controlli” e “crescenti rischi” per “la sicurezza e l’integrità delle informazioni e dei sistemi informativi del governo degli Stati Uniti” e per “la protezione del personale all’estero”, già preso di mira in passato.
La Casa Bianca ha avvisato che “un numero crescente di governi stranieri in tutto il mondo ha utilizzato questa tecnologia anche per facilitare la repressione e consentire violazioni dei diritti umani, per intimidire gli oppositori politici e frenare il dissenso, limitare la libertà di espressione e monitorare e prendere di mira attivisti e giornalisti”. Un “abuso” non limitato ai regimi autoritari: “Anche i governi democratici hanno affrontato le rivelazioni secondo cui attori all’interno dei loro sistemi hanno utilizzato spyware commerciali per prendere di mira i propri cittadini senza un’adeguata autorizzazione legale, salvaguardia e supervisione”.
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(foto ANSA)