Di positivo, poi, c’è la notizia che si sono ridotti i trasferimenti dei depositi dalle piccole banche ai colossi come JpMorgan Chase e Wells Fargo
Apertura in rialzo a Wall Street. La notizia dell’acquisto dei presiti e dei depositi della Silicon Valley Bank (nel frattempo passati a una banca ponte creata dalle autorità) da parte di First Citizens (+48% in avvio) spinge tutto il settore bancario.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale di 272,76 punti (+0,85%), lo S&P 500 è in rialzo di 24,62 punti (+0,62%), il Nasdaq aggiunge 26,30 punti (+0,22%). Il petrolio Wti al Nymex sale dell’1,73% a 70,46 dollari al barile.
Il titolo di First Republic Bank, una delle banche regionali più in sofferenza nelle ultime settimane, guadagna quasi il 28%, PackWest l’11,6%, Zions Bancorporation il 9%, KeyCorp e Comerica l’8%. Di positivo, poi, c’è la notizia che si sono ridotti i trasferimenti dei depositi dalle piccole banche ai colossi come JpMorgan Chase e Wells Fargo, che permette agli investitori di essere ottimisti sulla tenuta del settore bancario.
Intanto, le autorità statunitensi – secondo Bloomberg – starebbero valutando la possibilità di espandere il programma di prestiti d’emergenza per le banche, dando così più tempo agli istituti in difficoltà, come First Republic Bank, per mettere i conti in ordine.
I problemi delle ultime settimane per First Republic, simili a quelle delle banche poi chiuse dalle autorità (Silicon Valley Bank e Signature Bank) hanno fatto perdere al suo titolo quasi il 90% nell’ultimo mese.
Tutto questo dopo una settimana volatile, chiusa comunque in rialzo, tra la crisi bancaria e la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi d’interesse di 25 punti base al 4,75%-5%, il livello più alto dal 2007. Il presidente della Fed, Jerome Powell, e la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, hanno poi cercato di rassicurare gli investitori sul fatto che il sistema bancario statunitense resta “solido e sicuro”.
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