
Jan Hazius, economista di Goldman Sachs, ha reso noto di ritenere che le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sia ora del 35%, in rialzo rispetto alla precedente stima del 25%
Aumenta la possibilità che gli Stati Uniti entrino in recessione. Lo rivela Jan Hazius, economista di Goldman Sachs, secondo cui le probabilità sono ora del 35%, in rialzo rispetto alla precedente stima del 25%.
Tutta colpa della crisi bancaria che non smette di preoccupare. Lo scorso 13 marzo, dopo la notizia del crac di Silicon Valley Bank Hazius aveva detto: «Alla luce dello stress che ha colpito il sistema bancario, non prevediamo più un aumento dei tassi da parte del Fomc (il braccio di politica monetaria della Fed), nella prossima riunione del 22 marzo».
Le previsioni di sono rivelate assolutamente errate perché poi, com’è noto, la Fed ha deciso di alzare i tassi sui fed funds di 25 punti, al nuovo range compreso tra il 4,75% e il 5%.
Dello stesso avviso di Hazius è Gundlach, il fondatore di Doubleline Capital, secondo cui non solo tra pochi mesi inizierà una recessione negli Stati Uniti, ma la Fed taglierà i tassi di interesse un paio di volte quest’anno. «I venti contrari all’economia si stanno accumulando, ne stiamo parlando da un po’ di tempo, e credo che la recessione sarà qui tra pochi mesi – ha dichiarato. – Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è che il tasso di disoccupazione salga». Gundlach ha detto che non si aspetta che la Banca centrale Usa alzi i tassi fino a quando il rendimento del Treasury a due anni (in calo al 3,92%) “non tornerà a salire“, anche se non ha specificato di quanto.
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