
Entrambe le operazioni si inquadrano nel processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria, già iniziato con il perfezionamento della fusione per incorporazione, nel 2022, della controllata Velmar
Il direttore generale di Moschino, Stefano Secchi, lascia la società, nel giorno in cui il cda della controllante, Aeffe, ha informato che sono stati approvati e conseguentemente depositati presso il Registro Imprese di Rimini il progetto di fusione per incorporazione in Aeffe della controllata al 100% Moschino e il progetto di fusione per incorporazione in Aeffe della controllata al 100% Aeffe Retail.
Entrambe le operazioni, spiega una nota, si inquadrano nel processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria, già iniziato con il perfezionamento della fusione per incorporazione, nel 2022, della controllata Velmar, finalizzato ad una maggiore efficienza nella gestione delle attività del gruppo e del loro coordinamento, attraverso la riduzione dei livelli decisionali e la razionalizzazione delle sinergie del gruppo stesso e il conseguente risparmio dei costi relativi alla gestione societaria, contabile, fiscale ed amministrativa delle suddette società controllate», spiega la nota dell’azienda di moda che controlla i marchi Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini.
In particolare il comunicato riporta che a seguito di un confronto sulla visione strategica del brand Moschino, Stefano Secchi, direttore generale, e la controllata Moschino hanno convenuto di porre consensualmente fine al rapporto di lavoro in essere con effetto 31 marzo 2023.
La nota indica inoltre che la continuità gestionale e operativa del brand sarà affidata, nell’ambito dell’attuale cda, al consigliere Goffredo Palmerini, che ricopre già ruoli direzionali in diverse società italiane ed estere del gruppo Aeffe.
Il presidente esecutivo, Massimo Ferretti, ha commentato: «ringrazio Secchi per il lavoro prestato fino ad oggi; gli auguriamo il miglior successo nel prosieguo della sua carriera lavorativa».
Il manager a sua volta ha spiegato: «ci tengo a ringraziare Massimo Ferretti per l’opportunità che ho avuto di guidare questo splendido marchio negli ultimi quattro anni; nonostante la pandemia e le circostanze economiche avverse, siamo riusciti a realizzare importanti progetti strategici per il brand».
Il comunicato riporta che il cda di Aeffe, dopo aver compiuto le necessarie valutazioni, previo parere favorevole del Comitato Remunerazione, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità riunitosi in qualità di Comitato Parti Correlate (in quanto il predetto accordo si configura come una operazione con parte correlata di minore rilevanza) e sentito il Collegio Sindacale, ha deliberato di raggiungere, tramite Moschino, un accordo complessivo con Secchi, che prevede la corresponsione 317.000 euro lordi a titolo di incentivo all’esodo, oltre all’importo di mille euro lordi a titolo di transazione generale e novativa, da pagarsi alla data del 10.04.2023.
Previsto l’utilizzo in suo favore dell’auto aziendale fino a fine maggio. «Si precisa che non sono previsti ulteriori indennità o altri benefici conseguenti alla cessazione dalla carica né sono stati negoziati patti di non concorrenza. Non è inoltre previsto il mantenimento di alcun diritto connesso a piani di incentivazione monetari o basati su strumenti finanziari», conclude la nota, che precisa anche che Secchi «non detiene partecipazioni azionarie nel gruppo Aeffe».
(foto IMAGOECONOMICA)