Il dipartimento del Commercio Usa sanziona aziende accusate di sfruttamento degli uiguri. La Cina respinge le accuse
Si fanno sempre più tesi i rapporti tra Usa e Cina. L’amministrazione Biden ha imposto nuove restrizioni commerciali a cinque aziende cinesi per il presunto aiuto alla repressione degli Uiguri da parte di Pechino. Questo vuol dire che i fornitori statunitensi devono ottenere una licenza speciale prima di spedire merci a tali società.
Secondo una nota pubblicata dal dipartimento, le aziende sanzionate sono implicate nella “campagna di repressione, arresti arbitrari di massa e sorveglianza tecnologica contro il popolo uiguro e membri di altre minoranze musulmane“. Quattro delle aziende sanzionate – Luopu Haishi Dingxin Electronic Technology Co, Moyu Haishi Electronic Technology Co, Pishan Haishi Yong’an Electronic Technology Co e Urumqi Haishi Xin’an Electronic Technology Co – sono di proprietà del produttore cinese di videocamere e sistemi di sorveglianza Hikvision. A queste è stata aggiunta Yutian Haishi Meitian Electronic Technology Co Ltd.
La Cina ha respinto l’accusa. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha affermato che gli Stati Uniti “sopprimono arbitrariamente le aziende cinesi con bugie e politicizzano il normale commercio e la cooperazione economica” e ha anche affermato che Pechino adotterà tutte le misure necessarie per difendere i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi.
Hikvision è stata inserita nella lista nera del commercio statunitense nel 2019 per essere implicata in violazioni e abusi dei diritti umani nell’attuazione di quella che i gruppi per i diritti e gli attivisti uiguri definiscono la campagna cinese di repressione, detenzione arbitraria di massa e sorveglianza ad alta tecnologia contro uiguri e altri musulmani nello Xinjiang.
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