
Continuerà ancora per qualche tempo secondo Barkin e per Collins potrebbe esserci un nuovo aumento in arrivo sui tassi
Secondo il presidente della Fed di Richmond Tom Barkin è facile pensare che la lotta contro l’inflazione richiederà ancora tempo. Infatti sebbene si sia detto incoraggiato da prove di resilienza del sistema, è ancora presto per conoscere l’impatto dello stress bancario su credito e inflazione. Per questo motivo la Fed dovrà riuscire a soppesare le ricadute di uno stress bancario rispetto ai dati macro relativi all’inflazione.
Allo stesso tempo, però, ha volutamente rassicurato il mercato ricordando che non tutti i fallimenti bancari diventano una Lehman Brothers.
Gli fa eco anche Susan Collins numero uno della Fed di Boston che sottolinea la necessità, da parte della Fed, di alzare nuovamente i tassi per combattere l’aumento dei costi. Presumibilmente, dopo un nuovo rialzo, la banca centrale USA, secondo le sue previsioni, potrebbe fermarsi.
Per quanto riguarda il settore bancario, sebbene anche la Collins lo consideri resiliente, è inevitabile che qualche conseguenza dello stress avvertito possa trasformarsi in un rallentamento dei prestiti. Con conseguenze anche sull’economia, la quale, però, è molto più forte del previsto.
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