La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 64,7 a 59,2 (61,5 in lettura flash), quella sulla situazione attuale è scesa da 70,7 a 66,3 (66,4 in prima lettura)
A marzo, gli statunitensi si sono dimostrati meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice preliminare sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stato pari a 62 punti (63,4 in prima lettura), dopo i 67 registrati alla fine di febbraio; le attese erano per un dato a 63 punti.
La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 64,7 a 59,2 (61,5 in lettura flash), quella sulla situazione attuale è scesa da 70,7 a 66,3 (66,4 in prima lettura). Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono scese dal 4,1% al 3,6% (3,8% in prima lettura), contro attese per un dato al 3,8%, quelle a cinque anni sono rimaste invariate al 2,9% (2,8% in lettura flash), contro attese per un 2,8%. Nel febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’indice era a 101 punti.
(foto SHUTTERSTOCK)