Oggi, primo aprile, è il giorno in cui la “certificazione di attendibilità” diventa a pagamento. Zuckerberg ha già seguito l’esempio. Ma la vera novità è il viaggio dell’eclettico multimiliardario in Cina
Elon Musk ha difeso la sua controversa decisione di imporre il pagamento per ottenere la certificazione di un account su Twitter, la famosa spunta blu, a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum.
A partire dal primo aprile, infatti, i profili che non hanno pagato perderanno l’agognato simbolo. “I social media che non faranno lo stesso falliranno”, ha dichiarato il patron di Tesla spiegando che si possono facilmente “creare 10.000 o 100.000 account Twitter falsi utilizzando un solo computer da casa e l’intelligenza artificiale. Questo è il motivo per cui bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non lo faccia fallirà”, ha aggiunto il miliardario.
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Negli Stati Uniti il piano di abbonamento, chiamato Twitter Blue, costa 8 dollari al mese o 84 all’anno o 11 al mese se acquistato tramite l‘App Store di Apple. Dalla sua creazione nel 2009, la spunta blu è diventata un elemento distintivo che ha aiutato la piattaforma a diventare un forum affidabile per i giornalisti e gli attivisti. Ma per Musk era il simbolo di un sistema classista.
Sta di fatto che a poche ore dalla decisione lo scorso anno, Twitter è stato inondato da account verificati ma falsi che fingevano di essere grandi aziende, personaggi famosi e persino lo stesso Musk.
Non è l’unica novità di oggi: Musk sta pianificando di visitare la Cina già ad aprile e vuole incontrare il premier Li Qiang. Lo scrive l’agenzia Reuters sul suo sito citando due persone a conoscenza del dossier. Una delle fonti ha spiegato che i tempi dipendono dalla disponibilità di Li Qiang.
(foto ANSA)