
In generale la popolazione Svizzera consuma sempre più spesso cioccolato proveniente da oltre frontiera
Il cioccolato made in Italy “conquista” posizioni in Svizzera. Nell’ultimo decennio le importazioni di cioccolato italiano oltralpe hanno registrato un forte incremento, oltre il 36% in più, passando da 2.475 tonnellate nel 2013 a 3.386 dell’anno scorso.
In generale la popolazione Svizzera consuma sempre più spesso cioccolato proveniente da oltre frontiera. Nel 2022 degli 11 chili pro capite, 4,7 chili erano importati. Rispetto al 2021, vi è stato un incremento dell’import dello 0,6%, stando alle cifre rese note dalla Chocosuisse, l’associazione di categoria. Sono invece in calo le esportazioni dalla Svizzera verso l’Italia, diminuite di oltre il 16%.
Emerge da un servizio della Tv Svizzera. L’aumento dell’import preoccupa le aziende produttrici svizzere. “La pressione degli articoli più economici fabbricati all’estero rimane alta e la fedeltà dei consumatori e delle consumatrici svizzeri ai prodotti locali è limitata”, si è rammaricato Daniel Bloch, vicepresidente di Chocosuisse.
LEGGI ANCHE Toblerone, fine di un’era: via il Cervino e cambio logo e font
Malgrado la crescita delle importazioni, la bilancia commerciale in materia di cioccolato rimane comunque ampiamente positiva per la Svizzera. I tre quarti della produzione made in Switzerland sono smerciati all’estero.
Lo scorso anno, il calo del consumo di cioccolato elvetico (-2,7%) è stato in parte compensato dalla crescita dell’export, aumentato dell’8,4% rispetto al 2021. Il volume complessivo delle vendite di cioccolato e affini rossocrociati (in Svizzera e all’estero) si è così attestato a oltre 206.000 tonnellate (+4,7% rispetto al 2021 e +3% rispetto al 2019). L’aumento dei costi di produzione, in particolare il prezzo dello zucchero, che è raddoppiato, hanno fatto sì che il fatturato sia progredito solo del 6,4%, per ricavi totali del settore pari a 1,8 miliardi di franchi.
(foto SHUTTERSTOCK)