
Il presidente Agcom è stato ascoltato dalle Commissioni riunite Cultura e Trasporti della Camera sul caso
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha chiesto chiarimenti sia a Meta sia a Siae per il caso del mancato accordo relativo all’utilizzo della musica su Instagram.
Lo ha precisato il presidente, Giacomo Lasorella, ascoltato dalle Commissioni riunite Cultura e Trasporti della Camera. “Il caso Siae-Meta non è riconducibile a quelle nuove disposizioni che hanno attribuito ad Agcom poteri volti alla risoluzione della controversia o alla determinazione del compenso negli accordi tra diritti e utilizzatori di opere o di altri materiali protetti nel caso non vi sia un accordo”, ha spiegato il presidente.
“Questo accade nel settore del cosiddetto equo compenso per le trattative tra editori di giornali e piattaforme o altri settori che riguardano i diritti connessi, la equa remunerazione spettante ad artisti per il noleggio e il prestito delle opere. Tuttavia – ha chiarito Lasorella – non essendovi una norma espressa in questo specifico caso, noi riteniamo di non avere un potere autoritativo, in caso di mancato accordo, di fissare questa entità del compenso. Rimaniamo in attesa di ricevere dalle parti in causa tutta la documentazione e le informazioni richieste. L’Autorità segue con la massima attenzione la vicenda e ne analizza ogni possibile implicazione si riserva di azionare gli strumenti, essenzialmente di diffida ed eventualmente di mancato rispetto dell’ordine della diffida, consentiti dall’ordinamento”.
“Seguiremo con attenzione anche le altre iniziative assunte dagli altri soggetti istituzionali”, ha concluso Lasorella.
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