A marzo l’indice PMI manifatturiero finale del Regno Unito segna 47,9 punti da 48 preliminari e 49,3 precedenti
Risulta in calo e si rafforza in contrazione l’attività manifatturiera del Regno Unito. A marzo l’indice PMI manifatturiero finale segna 47,9 punti da 48 preliminari e 49,3 precedenti. E’ quanto spiega S&P Global sottolineando che il dato è ampiamente al di sotto della soglia critica dei 50 punti, linea di demarcazione tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
«La produzione manifatturiera del Regno Unito è tornata in contrazione alla fine del trimestre, a causa del ridimensionamento della produzione da parte delle aziende in risposta alle condizioni di mercato poco incoraggianti – si legge in una nota. – Sebbene il totale dei nuovi ordini abbia registrato un frazionale aumento, questo fa seguito a una sequenza di nove mesi di contrazione e suggerisce che i livelli degli ordini rimangono complessivamente bassi. Il calo dei nuovi ordini per l’esportazione continua a rappresentare un freno significativo alla domanda, che compensa i segnali di una modesta ripresa del mercato interno».
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