Dopo il balzo del petrolio la probabilità che la Fed alzi i tassi di 25 punti base ha superato il 50%
Aprono bene anche oggi le Borse europee mentre i futures di Wall Street sono deboli (-0,06% quello sul Dow Jones e -0,12% quello sull’S&P500). In avvio di seduta il Dax avanza dello 0,30%, il Cac40 dello 0,47%, il Ftse100 dello 0,65% e il Ftse Mib dello 0,33% a 27.269 punti con lo spread Btp/Bund in leggero calo a 183,3 punti base.
I prezzi del petrolio proseguono la loro corsa (Wti +0,41% a 80,75 dollari al barile e Brent +0,38% a 85,25 dollari al barile) in seguito all’inatteso taglio da oltre un milione di barili al giorno della produzione Opec+. L’euro vale 1,088 dollari (+0,06%).
Focus allora sui dati macro. Stamattina viene pubblicata la bilancia commerciale a febbraio della Germania, la disoccupazione in Spagna e alle 11:00 l’indice dei prezzi alla produzione a febbraio dell’Eurozona. Nel pomeriggio alle 14.55 sarà la volta dell’indice settimanale Redbook degli Stati Uniti, mentre alle 16:00 gli ordinativi industriali a febbraio e gli ordini di beni durevoli.
Resta ancora elevata l’incertezza sulle decisioni che assumeranno Fed e Bce in occasione delle prossime riunioni. Ma dopo il balzo del petrolio la probabilità che la banca centrale statunitense alzi i tassi di 25 punti base ha superato abbondantemente il 50% secondo gli analisti.