Lo prevede un emendamento riformulato dal Governo al Dl Pnrr all’esame della commissione Bilancio del Senato
I rimborsi riconosciuti dalla Commissione Ue a fronte di spese anticipate dallo Stato per misure di riduzione dei costi energetici nell’ambito dei programmi cofinanziati da Fesr e Fse per il periodo di programmazione 2014-2020 saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali per il finanziamento di norme che prevedano “agevolazioni per la fornitura di energia elettrica e di gas” in particolare ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute”.
Lo prevede un emendamento riformulato dal Governo al Dl Pnrr all’esame della commissione Bilancio del Senato. Stessa destinazione, anche per le quote di cofinanziamento nazionale e le risorse del fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche Ue “che si rendono disponibili per effetto di variazioni del tasso di cofinanziamento“.
Inoltre la proposta prevede che, a partire dal periodo contabile 2023-2024, i rimborsi riconosciuti dalla Commissione europea “a fronte di spese sostenute con risorse nazionali”, rendicontate in programmi nazionali e regionali cofinanziati da Fesr, Fse, Fse+ sono trasferiti sul fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche Ue (insieme alle risorse nazionali che si liberino per effetto di variazioni del tasso di cofinanziamento).
Queste risorse, con delibera Cipess su proposta della Autorità politica delegata per le politiche di coesione sono individuati interventi di sviluppo economico e di coesione sociale e territoriale e disciplinata la modalità di utilizzazione delle risorse “ferma restando la destinazione territoriale”.
(foto ANSA)