
I ricavi consolidati si attestano a 7,4 miliardi di euro (+16%), l’Ebitda a 4,5 miliardi (+12%), cassa operativa a 3,1 miliardi (+12%) mentre il risultato netto torna positivo per 200 milioni dopo il rosso di mezzo miliardo del 2021
Il cda di Mundys, già Atlantia, ha approvato la relazione annuale integrata 2022 che vede traffico autostradale in crescita (+8 sul 2021 e +4% sul 2019) con recupero in tutti i paesi in cui opera il gruppo mentre quello aeroportuale è in forte miglioramento (+119% sul 2021) sebbene ancora inferiore ai livelli pre-pandemia (-30% sul 2019).
I ricavi consolidati si attestano a 7,4 miliardi di euro (+16%), l’Ebitda a 4,5 miliardi (+12%), cassa operativa a 3,1 miliardi (+12%) mentre il risultato netto torna positivo per 200 milioni dopo il rosso di mezzo miliardo del 2021. Gli investimenti sono stati pari a 1,3 miliardi di euro (+30%) mentre il debito finanziario netto è pari a 19,7 miliardi di euro (-10,2 miliardi di euro rispetto a fine 2021) che recepisce gli effetti delle cessioni di Aspi e Hochtief.
Allo stesso tempo Mundys chiude a livello civilistico il 2022 con un risultato positivo di 2,9 miliardi di euro, considerato anche l’effetto della plusvalenza netta sulla cessione di Aspi (2,8 miliardi), in aumento di 1,7 miliardi sul 2021 che includeva la plusvalenza per la cessione del 49% di Telepass (1 miliardo).
Il cda inoltre ha preso atto delle dimissioni del consigliere Andrea Pezzangora, ha convocato l’assemblea del 28 aprile altresì per integrare il board, consentendo così allo stesso, che si riunirà in pari data, di provvedere alla nomina di Andrea Mangoni quale amministratore delegato.
L’arrivo del ceo Andrea Mangoni completerà il nuovo board di Mundys, il cui presidente è Giampiero Massolo,mentre Alessandro Benetton ricopre l’incarico di vice presidente. Ciò mentre anche nella controllante Edizione il quadro manageriale è completo con lo stesso Benetton presidente ed Enrico Laghi ad.
Per il 2023 – sottolinea una nota di Mundys – si può quindi assumere un ulteriore progressivo miglioramento dei volumi di traffico, con un traffico autostradale in crescita rispetto al 2022 e un traffico aeroportuale in significativo recupero rispetto al 2022 sebbene ancora inferiore rispetto al 2019.
“Sulla base delle previsioni di traffico e delle tariffe autostradali e aeroportuali approvate nei diversi Paesi in cui operano le società del gruppo, per l’esercizio 2023 si prevedono ricavi consolidati e un Ebitda in progressiva crescita. È inoltre previsto che il debito finanziario netto a fine anno 2023 recepisca gli effetti attesi dalla fusione trilaterale inversa con le società controllanti Schemaquarantadue e Schema Alfa ed in particolare il consolidamento del debito contratto a supporto dell’offerta pubblica di acquisto”, si aggiunge.
(foto ANSA)