Musk, in un tweet ha affermato che “il verdetto sarebbe stato zero” se il giudice avesse consentito alla società di introdurre nuove prove nel processo
Una giuria federale di San Francisco ha condannato a Tesla Inc a pagare circa 3,2 milioni di dollari a un ex dipendente nero che aveva vinto una causa per molestie razziali contro il produttore di veicoli elettrici. Una cifra ben al di sotto dei 15 milioni che lo stesso dipendente aveva rifiutato l’anno scorso optando per un nuovo processo.
Il verdetto è arrivato dopo questo nuovo processo durato una settimana relativo alla causa del 2017 del querelante Owen Diaz, che nel 2021 aveva ricevuto 137 milioni di dollari da una giuria diversa.
Il giudice aveva sì concordato con quella giuria che Tesla era responsabile, ma aveva stabilito che la cifra era eccessiva. Aveva quindi ordinato il nuovo processo per danni dopo che Diaz aveva rifiutato la cifra ridotta di 15 milioni.
Si è così giunti alla determinazione di 3,2 milioni. Diaz aveva accusato Tesla di non aver agito quando si era ripetutamente lamentato con i dirigenti che i dipendenti della fabbrica di Fremont, in California, usavano frequentemente insulti caricature ed epiteti razzisti nei suoi confronti.
Il ceo di Tesla, Elon Musk, in un tweet ha affermato che “il verdetto sarebbe stato zero” se il giudice avesse consentito alla società di introdurre nuove prove nel processo. Possibile che Tesla o Diaz facciano appello.
(foto ANSA)