
Più inclini allo smart working sono i giovani, le donne e le famiglie con bambini di età fino a 6 anni
Nell’Eurozona due lavoratori su tre preferiscono lo smart working. Nello specifico secondo il Consumer Expectations Survey della Banca Centrale europea circa due terzi dei lavoratori intervistati a maggio 2022 hanno dichiarato che vorrebbero lavorare da casa almeno un giorno a settimana, mentre circa il 25% preferirebbe tra i due e i quattro giorni a settimana di lavoro agile. «Questi numeri – osserva l’analisi della Bce – suggeriscono un desiderio per forme di lavoro ibrido che prevarrebbe al di là delle restrizioni e delle preoccupazioni per la salute dovute alla pandemia». Più inclini allo smart working sono i giovani, le donne e le famiglie con bambini di età fino a 6 anni.
Lo studio suggerisce quindi che le preferenze sul lavoro da casa possono influenzare il comportamento di ricerca di impiego con un maggiore interesse per le opportunità che consentono di lavorare di più da remoto. E pensare che oltre il 60% dei lavoratori nei Paesi dell’Eurozona non aveva mai lavorato da casa prima della pandemia.
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