
Trump si è dichiarato non colpevole dei 34 capi d’accusa e nel suo discorso in Florida ha promesso che combatterà, accusato il procuratore distrettuale Alvin Bragg di “essere finanziato da George Soros” e ritornato a parlare dei brogli elettorali del 2020. Non sono mancati gli attacchi a Biden
«Il mio unico crimine è stato difendere l’America. Nulla è stato fatto illegalmente. Una grande giornata, l’indagine è una farsa». Queste le parole che Donald Trump ha tenuto in un discorso da Mar-a-Lago, in Florida, dove è tornato da New York, al termine di una giornata storica e pesante, in cui è diventato il primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti a essere incriminato. Sono 34 i capi d’accusa, tutti felony, cioè reati non marginali, anche se non gravi, punibili nello Stato di New York per un massimo di quattro anni. Lui si è dichiarato non colpevole e nel suo discorso in Florida ha promesso che combatterà, ha accusato il procuratore distrettuale Alvin Bragg di “essere finanziato da George Soros” e ritornato a parlare dei brogli elettorali del 2020.
Trump ha dedicato gran parte del suo discorso post-udienza, durato circa 25 minuti e giudicato “breve e deludente” da molti analisti, ad attaccare i suoi avversari politici e a contestare le altre inchieste che lo vedono coinvolto, dalle interferenze elettorali in Georgia nel 2020 ai documenti classificati ritrovati dall’Fbi proprio a Mar-a-Lago, nell’estate 2022. «Non ho mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America. L’unico crimine che ho commesso è stato difendere l’America da chi la vuole distruggere», ha tuonato Trump tra le grida di supporto dei suoi sostenitori.
Non poteva mancare l’attacco a Biden. «Biden vuole iniziare la Terza Guerra Mondiale. Ne ha fatte di tutti i colori quando era senatore», ha sottolineato il tycoon in riferimento alla questione delle carte top secret trovate nei suoi uffici.
Trump ne ha davvero per tutti. Non solo Bragg, ha ricoperto d’insulti uno per uno i procuratori coinvolti: Letitia James, Jack Smith, impegnato nell’inchiesta sulle carte top secret portate dalla Casa Bianca a Mar-a-Lago, che ha definito un “pazzo“. Tutti, secondo l’ex presidente americano, sono strumenti della “sinistra radicale” che hanno l’obiettivo di “fermarlo a ogni costo“.
Il suo è sembrato a più un comizio elettorale, come d’altronde è nel suo stile. E’ acccusato del pagamento di 130 mila dollari effettuato dai fondi della sua campagna elettorale nel 2016 all’ex pornostar, al fine di tacere una relazione extraconiugale. L’ex presidente, rilasciato senza restrizioni, è accusato anche di aver pagato anche un’altra donna e un usciere. Tra le accuse mosse contro l’ex inquilino della Casa Bianca figura anche quella di aver partecipato a una cospirazione per minare l’integrità delle elezioni del 2016, anche attraverso una serie di pagamenti per soffocare tre “vicende imbarazzanti” prima della campagna per le presidenziali.
La nuova udienza si terrà il 4 dicembre, l’inizio del processo nel 2024.
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