
OpenAI trova l’accordo col Garante italiano e assicura una maggior tutela della privacy. Il Garante: “non vogliamo fermare l’AI”
OpenAI trova l’accordo col Garante e assicura una maggior tutela della privacy. Questo l’esito dell’incontro avvenuto ieri in videoconferenze tra le due parti, al quale ha partecipato anche Sam Altman, ceo di OpenAI.
«OpenAI – si legge in una nota dell’authority – si è impegnata a rafforzare la trasparenza nell’uso dei dati personali degli interessati, i meccanismi esistenti per l’esercizio dei diritti e le garanzie per i minori e a inviare al Garante entro oggi un documento che indichi le misure che rispondano alle richieste dell’authority. La società è convinta di rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali, confermando tuttavia la volontà di collaborare con l’Autorità italiana con l’obiettivo di arrivare ad una positiva soluzione delle criticità rilevate dal Garante riguardo a ChatGpt».
Il Garante italiano dal canto suo ha affermato di non voler fermare gli sviluppi di intelligenza artificiale, ribadendo però l’importanza del rispetto delle norme poste a tutela dei dai personali dei cittadini italiani ed europei.
Per ora ChatGpt rimane ancora bloccato, in attesa dei futuri sviluppi.
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