
Secondo Bankitalia l’inflazione è attesa al 5,3% e al 4,8% sugli orizzonti rispettivamente a due anni e tra tre e cinque anni
Il caro-prezzi, che tanto preoccupa istituzioni e consumatori, pian piano non è più tanto “caro”. Le attese sull’inflazione al consumo si sono ridotte su tutti gli orizzonti temporali, attestandosi al 6,4 % sui 12 mesi e al 5,3% e 4,8% sugli orizzonti rispettivamente a due anni e tra tre e cinque anni. E’ quanto emerge dall’Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita sul primo trimestre 2023 della Banca d’Italia. «Nell’ultimo anno i prezzi praticati dalle imprese hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti ma, per la prima volta dalla fine del 2020, rallenterebbero nei prossimi 12 mesi in tutti i comparti, ad eccezione di quello dell’edilizia residenziale», si legge nella nota.
Rispetto alla rilevazione precedente “sono migliorate anche le aspettative delle aziende sulle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi, sospinte dal rinnovato impulso della domanda e dall’attenuarsi delle difficoltà legate agli elevati prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime e input intermedi“.
FOTO: SHUTTERSTOCK