Samsung ha comunicato un utile operativo di 600 miliardi di won coreani (circa 417 milioni di euro) nel primo trimestre del 2023, dai 14,12 trilioni di won dello stesso periodo dell’anno precedente e dai 4,31 trilioni di won dell’ultimo trimestre del 2022.
Samsung taglierà la produzione di chip mentre è alle prese con un forte calo globale della domanda di semiconduttori che ha fatto crollare i prezzi. I produttori di smartphone e personal computer avevano fatto scorta di chip durante la pandemia quando la domanda di dispositivi di consumo è aumentata, ma ora stanno esaurendo le scorte mentre gli acquirenti riducono gli acquisti a causa dell’aumento dell’inflazione. «La domanda di memoria è diminuita drasticamente a causa della situazione macroeconomica e del rallentamento del sentiment di acquisto dei clienti, poiché molti clienti continuano ad adeguare le proprie scorte per scopi finanziari – si legge in una nota. – Stiamo riducendo la produzione di chip di memoria di un livello significativo, in particolare quella di prodotti con fornitura assicurata».
Samsung non ha rivelato l’entità del taglio di produzione pianificato, ma ha inviato un segnale forte per un’azienda che in precedenza aveva affermato che avrebbe apportato piccoli aggiustamenti come pause per la ristrutturazione delle linee di produzione, ma non un taglio in piena regola.
La decisione arriva tra l’altro dopo aver segnalato un calo del 96% peggiore del previsto nell’utile del primo trimestre. La società ha infatti comunicato un utile operativo di 600 miliardi di won coreani (circa 417 milioni di euro) nel primo trimestre del 2023, dai 14,12 trilioni di won dello stesso periodo dell’anno precedente e dai 4,31 trilioni di won dell’ultimo trimestre del 2022. Si tratta del profitto più basso per qualsiasi trimestre in 14 anni.
Le vendite si sono invece assestate tra 62 e 64 trilioni di won nello stesso periodo contro i 77,78 nel primo trimestre del 2022 e 70.46 nel quarto trimestre del 2022.
FOTO: SHUTTERSTOCK