
Solo tre anni fa, il tasso di disoccupazione degli afroamericani era salito a un massimo pandemico del 16,8%
Il tasso di disoccupazione degli afroamericani negli Stati Uniti è sceso al minimo storico del 5% a marzo, a testimonianza della ripresa economica dopo la pandemia di coronavirus.
Solo tre anni fa, il tasso di disoccupazione degli afroamericani, rileva il Washington Post, era salito a un massimo pandemico del 16,8%, rispetto al tasso record di disoccupazione dei bianchi del 14,1%. Il tasso di marzo batte il precedente record del 5,3% stabilito nell’agosto 2019.
“Questa è una vittoria”, ha detto William Spriggs, capo economista dell’Afl-Cio e professore alla Howard University. “Non è solo che la disoccupazione degli Afroamericani è bassa. È anche che, per la prima volta, lavora una quota maggiore di Afroamericani rispetto ai bianchi”.
I lavoratori afroamericani costituivano circa il 13% della forza lavoro statunitense lo scorso anno, secondo quanto emerge dai del Census Bureau, ma hanno una presenza fuori misura nei lavori nel settore dei servizi che recentemente hanno registrato grandi guadagni.
Inoltre, i programmi di assistenza sanitaria e sociale, ristoranti e bar e il governo – che tendono tutti ad assumere in modo sproporzionato lavoratori neri – hanno aggiunto circa 50.000 posti di lavoro ciascuno a marzo. “Dalla riapertura dell’economia” dopo la pandemia, “abbiamo assistito a significativi guadagni di posti di lavoro e salari più alti nei lavori di servizi alla persona che tendono ad essere dominati da persone di colore, in particolare lavoratori neri e ispanici”, ha affermato Dana M. Peterson, capo economista al Conference Board.
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