
Attratti dai viaggi e attenti all’ambiente, i giovani della generazione Z guardano molto alle esperienze e all’inclusività
Un recente studio dell’Osservatorio Ernst & Young evidenzia che i giovani della Gen Z , molto attratta dai viaggi, preferisce spostarsi verso percorsi e paesi poco conosciuti ma con scelte di viaggio che abbiano un basso impatto ambientale. Inoltre, oltre che prediligere la qualità del viaggio e non la quantità, i giovani puntano molto sulle esperienze umane che potrebbero arricchire l’esperienza in sè.
E ancora. Secondo uno studio Dell Technologies in collaborazione con la società di ricerche Savanta ComRes – il 60% degli esponenti italiani della Gen Z, che rappresenta il prossimo futuro di consumatori, si è dichiarato disposto ad accettare limitazioni economiche temporanee pur di vedere la politica investire capitali verso strategie di sostenibilità sul lungo periodo. Una percentuale che va ben oltre il 47%, in media dei paesi europei. Peccato che proprio verso il pubblico, la Gen Z nutra sfiducia. Solo il 29% pensa che possano permettere una ripresa dell’economia in futuro.
Non solo ma sempre lo stesso studio ha individuato negli investimenti in energia sostenibile (55%) e nell’abilitazione di un’economia circolare (52%) i temi chiave che potrebbero interessare in futuro le scelte della Gen Z.
La cosiddetta Generazione Z è quella dei nati tra il 1997 e il 2012, i cui fratelli minori (quelli nati dopo il 2012) appartengono alla Generazione Alpha e i cui genitori fanno parte dei Millenials, cioè i nati tra il 1981 e il 1996. I nonni? Escludendo i nati prima del 1945 (chiamati Silent Generation) i nonni della Generazione Z e di quella alpha saranno esponenti dei Boomer, ovvero coloro che sono nati tra il 1947 e il 1964, oppure della Generazione X cioè nati tra il 1965 e il 1980. Questo, in breve, il quadro del mosaico sociogenerazionale che si presenta ai nostri occhi oggi.
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