Visti gli interventi già effettuati e soprattutto in virtù di un taglio sui bonus futuri, gli italiani sono restii ad adeguare con altri interventi le proprie abitazioni alle direttive UE sulle case green
Negli ultimi anni il settore immobiliare è stato oggetto di vari provvedimenti e soprattutto ha beneficiato di una serie di bonus che ha permesso a molti nuclei familiari di procedere a ristrutturazioni ed opere di efficientamento. Guardando i dati di una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, ad , negli ultimi 3 anni, poco più d 1/5 degli italiani (21%) ha fatto lavori di efficientamento energetico anche grazie ai bonus, sfruttati da 8 italiani su 10. Le recenti direttive Ue, però, hanno creato più d un allarme sia tra gli operatori che tra le famiglie.
Sempre secondo l’indagine, infatti, solo l’8% degli italiani sarebbe disposto ad attuare altre opere di ristrutturazione ed efficientamento per adeguarsi ala direttiva UE sulle case green. Anche in virtù del fatto che il taglio sui bonus non rende più appetibile l’opzione. La conferma ancora nei numeri: il 23% degli intervistati non ritiene di fare alcuna opera nei prossimi 12 mesi proprio per il taglio sui bonus. Eppure per il 45% degli intervistati è molto critico verso l’efficienza energetica delle abitazioni con un 20% di persone soltanto, soddisfatto della qualità dell’aria nelle zone metropolitane. Roma e Milano tra le qualità più basse.
Ma mentre 7 italiani su 10 vorrebbero un aumento delle aree pedonali, è proprio Milano la città che registra la resistenza più forte contro i provvedimenti che vorrebbero un limite massimo di velocità 30Km orari.
FOTO: Imagoeconomica