
Il consumo di sigarette è sceso del 12% dal 2019 al 2022, tanto che adesso la percentuale dei fumatori in Italia è arrivata al 24%, collocando il Paese al di sotto della media europea. Sempre più e-cig e tabacco riscaldato
Il fenomeno del contrabbando e della contraffazione di tabacco comporta ancora 272 milioni di danni allo Stato e vale il 2,2% del mercato legale in Italia. A dirlo è il quinto rapporto annuale stilato da Logista Italia, azienda leader nella distribuzione dei prodotti da fumo, in partnership con The European House Ambrosetti, secondo cui nel 2022 gli introiti dai prodotti da fumo e inalazione hanno raggiunto quota 14,5 miliardi di euro, in aumento rispetto agli anni precedenti. Un valore che potrebbe essere appunto ancora più elevato se si azzerasse il fenomeno del contrabbando e della contraffazione.
Il consumo di sigarette è sceso del 12% dal 2019 al 2022, tanto che adesso la percentuale dei fumatori in Italia è arrivata al 24%, collocando il Paese al di sotto della media europea (stimata oltre il 26%). Ma tale percentuale non rappresenta una vera perdita di fumatori, semplicemente si registra una conversione verso i prodotti di nuova generazione a potenziale rischio ridotto, come il tabacco senza combustione e le sigarette elettroniche.
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI