
Il rallentamento dell’inflazione in Cina e gli avvertimenti del Fondo monetario internazionale sull’aumento dei rischi per la tenuta dell’economia globale contribuiscono ad alimentare l’ottimismo degli investitori
Le Borse europee ripartono con il piede giusto dopo le festività pasquali e sperano che i dati sull’inflazione americana in arrivo domani diano nuovi argomenti alla Fed per considerarsi ormai vicina al termine del ciclo restrittivo della politica monetaria.
A Piazza Affari il Ftse Mib ha accelerato sul finale chiudendo a +1,15%, mentre nel resto d’Europa Parigi nel corso della seduta ha fatto segnare un nuovo massimo storico.
Il rallentamento dell’inflazione in Cina e gli avvertimenti del Fondo monetario internazionale sull’aumento dei rischi per la tenuta dell’economia globale contribuiscono ad alimentare l’ottimismo degli investitori sul fatto che il picco dei tassi di interesse americano sia quasi raggiunto.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano per 1,0912 dollari da 1,0920 giovedì in chiusura. In discesa lo yen dopo la conferma della politica monetaria ultra accomodante della Banca centrale. Un euro vale 145,75 yen (da 143,83), mentre il rapporto dollaro/yen è a 133,56. In rialzo il prezzo del petrolio: il Wti consegna maggio sale dell’1,67% a 81,07 dollari al barile, mentre il Brent per giugno guadagna l’1,24% a 85,22 dollari. In rialzo del 2,6% a 44,25 euro per megawattora il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Tra i principali titoli milanesi, Saipem (+3,32%) ha beneficiato del giudizio positivo degli analisti in vista della pubblicazione dei conti trimestrali la prossima settimana. Gli acquisti hanno premiato anche il Monte dei Paschi di Siena (+3,33%) e la galassia Agnelli, con Stellantis a +3,09% e Cnh Industrial a +2,88%. Enel è salita dello 0,94% dopo le dismissioni in Peru e in attesa della nomina dei nuovi vertici delle partecipate pubbliche. In rosso invece Terna (-0,93%) e Inwit (-0,72%).
(foto IMAGOECONOMICA)