
L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è sceso al ritmo più veloce da giugno 2020
Frena l’inflazione in Cina. A marzo i prezzi al consumo hanno registrato una variazione tendenziale positiva dello 0,7%, rispetto all’1% stimato dagli analisti. Il dato precedente si attestava a +1%. Il dato è stato rilevato dal National Bureau of Statistics (NBS).
I prezzi alla produzione, invece, evidenziano una diminuzione del 2,5% su base annua, il ritmo più veloce da giugno 2020 e rispetto a un calo dell’1,4% a febbraio. Il PPI è sceso per 6 mesi consecutivi.
I recenti dati hanno mostrato che la ripresa economica della Cina è rimasta disomogenea, a marzo, con il settore dei servizi che ha registrato una forte ripresa, mentre il settore manifatturiero in espansione ha perso slancio a causa degli ordini di esportazione ancora deboli.
«Il rapporto cinese sull’inflazione di marzo suggerisce che l’economia cinese sta conducendo un processo di disinflazione, il che indica uno spazio maggiore per l’allentamento della politica monetaria per stimolare la domanda», ha affermato Zhou Hao, economista di Guotai Junan International.
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