
Enel sfrutta gli sforzi dell’amministrazione Biden per incrementare la diffusione dei veicoli elettrici nel Paese
Enel punta ad installare 10.000 colonnine di ricarica rapide per veicoli elettrici negli Stati Uniti entro il 2030, sfruttando gli sforzi dell’amministrazione Biden per incrementare la diffusione dei veicoli elettrici.
Il governo centrale ha infatti concesso agli Stati 7,5 miliardi di dollari per finanziare la costruzione di stazioni di ricarica, fondi inclusi nella legge sulle infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari approvata dal Congresso nel 2021. Nell’ambito dell’Inflation Reduction Act dello scorso anno sono stati approvati anche crediti d’imposta per l’installazione di caricabatterie per veicoli elettrici. Enel sarebbe in linea con i finanziamenti governativi. Chris Baker, responsabile della filiale Enel X Way North America, ha dichiarato che gli incentivi governativi e l’aumento dell’adozione degli Ev hanno convinto l’azienda che era giunto il momento di entrare nel mercato della ricarica pubblica. «Possiamo lavorare e impegnarci a fondo, con una visione a lungo termine. È un’operazione infrastrutturale», ha detto.
Se Enel poterà a termine il piano, andrà quasi a raddoppiare il numero di colonnine rapide e pubbliche a disposizione degli automobilisti negli Stati Uniti che dispongono attualmente di circa 11.500 porte di ricarica rapida aperte a qualsiasi tipo di veicolo. La ricarica domestica è il modo più economico per fare rifornimento, ma richiede tempo; al contrario, le colonnine veloci possono rifornire la batteria di un’auto in circa 30 minuti. I prezzi variano a seconda dell’efficienza degli Ev e del mercato dell’elettricità, ma una ricarica rapida può costare circa 13 dollari per un’auto di medie dimensioni per percorrere 100 miglia.
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