
L’utile netto aumenta del 52%, mentre i ricavi crescono del 25%. Dati superiori alle attese
Bilancio trimestrale in crescita per JP Morgan. La multinazionale americana di servizi finanziari con sede a New York, una delle banche Big Four americane insieme a Bank of America, Citigroup e Wells Fargo, ha registrato un utile netto in aumento del 52% a 12,62 miliardi di dollari, o 4,10 dollari per azione, rispetto agli 8,28 miliardi di dollari, o 2,63 dollari per azione, di un anno fa. I ricavi netti sono stati di 39,3 miliardi di dollari, in aumento del 25%. I dati sono superiori alle attese. Gli analisti si aspettavano infatti un utile per azione di 3,41 dollari su ricavi netti di 36,2 miliardi di dollari.
«Le nostre linee di business hanno visto un continuo slancio nel trimestre – ha spiegato il CEO Jamie Dimon. – Nel Consumer & Community Banking, la spesa al consumo è rimasta solida con vendite combinate di carte di debito e di credito in aumento del 10% e prestiti con carte in aumento del 21%. In Corporate & Investment Bank, i ricavi di Markets sono diminuiti del 4% rispetto a un anno precedente molto forte e ci siamo concentrati sull’assistenza ai clienti mentre navigavano in condizioni di mercato volatili. Le commissioni di Global Investment Banking sono rimaste una sfida per il settore, anche se abbiamo sovraperformato in modo significativo il portafoglio complessivo. In Commercial Banking, abbiamo guadagnato entrate record, con entrate eccezionalmente forti da pagamenti, in crescita del 98%. Infine Asset & Wealth Management ha ottenuto buoni risultati con forti afflussi a lungo termine pari a 47 miliardi di dollari in tutti i prodotti».
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