
Secondo AIE i tagli alla produzione annunciati dai produttori dell’OPEC+ rischiano di aggravare il deficit di offerta di petrolio previsto per la seconda metà dell’anno e potrebbero danneggiare i consumatori e la ripresa economica globale
Continuano a pesare i tagli a sorpresa sulla produzione di petrolio decisi dall’Opec+ nei giorni scorsi. A parlare questa volta è l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) secondo cui la decisione rischia di aggravare il deficit di offerta di petrolio previsto per la seconda metà dell’anno e potrebbero danneggiare i consumatori e la ripresa economica globale
Non è la prima volta che l’OPEC+ e l’AIE si scontrano.I Paesi consumatori rappresentati dall’AIE hanno sostenuto che l’aumento delle forniture fa salire i prezzi e potrebbe minacciare una recessione, mentre l’OPEC+ incolpa la politica monetaria occidentale per la volatilità del mercato e l’inflazione che riduce il valore del suo petrolio.
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