
In Cina i prezzi medi delle nuove case nelle 70 principali città sono diminuiti dello 0,8% su base annua a marzo dopo un calo dell’1,2% nel mese precedente. Il consumo di elettricità sale del 5,9%
In Cina i prezzi delle case riprendono a salire ma solo a Pechino e Shanghai. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica i costi medi delle nuove case nelle 70 principali città cinesi sono infatti diminuiti a marzo dello 0,8% su base annua, dopo un calo dell’1,2% nel mese precedente.
Questo è stato l’undicesimo mese consecutivo di calo dei prezzi delle nuove case, ma il ritmo più debole da giugno 2022, tra gli sforzi di Pechino di accelerare le misure politiche a sostegno della ripresa del settore immobiliare in difficoltà. Tra le maggiori città cinesi i prezzi sono scesi a Tianjin (-1,6% contro 2,2% a febbraio), Shenzhen (-1,5% contro -1,1%) e Guangzhou (-0,2% contro -0,6%).
Nel frattempo i prezzi a Chongqing sono rimasti stabili dopo essere diminuiti dello 0,4% in precedenza, mentre quelli di Pechino (4,6% contro 4,7%) e Shanghai (4,1% contro 3,9%) sono aumentati ulteriormente.
Su base mensile i costi delle nuove case sono aumentati invece dello 0,5%, il massimo degli ultimi 21 mesi, dopo un incremento dello 0,3% a febbraio, quando il governo cinese si è mosso per riaprire l’economia dai rigidi limiti della pandemia da Covid.
Gli analisti di Nomura hanno sottolineato oggi che la crescita del consumo di elettricità è aumentata “notevolmente” in Cina del 5,9% su base annua a marzo dal 2,3% nei primi due mesi del 2023.
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