Il Pil della Cina è stato sostenuto dalla ripresa delle spese per consumi e delle vendite al dettaglio ma le basi per la ripresa non sono ancora solide
La Cina si è lasciata alle spalle definitivamente il Covid e a dirlo sono i dati che giungono dall’economia. Il Paese registra nel primo trimestre del 2023 un Pil in rialzo del 4,5% annuo a fronte del 2,9% di ottobre-dicembre e del 4% atteso dagli analisti, sostenuto dalla ripresa delle spese per consumi e delle vendite al dettaglio. Il ritmo di crescita del Pil cinese è stato il più forte in un anno.
Su base congiunturale, riferisce l’Ufficio nazionale di statistica, il rialzo è del 2,2% rispetto allo 0,6% rivisto dei tre mesi precedenti e al 2,2% stimato.
La Cina è cresciuta nel 2022 del 3%, a uno dei ritmi più bassi degli ultimi decenni, scontando le misure draconiane di contenimento del Covid-19 che hanno paralizzato produzione e consumi e che sono state rimosse solo agli inizi di dicembre.
Ora invece il forte recupero del prodotto interno lordo made in China è dovuto al reopening dell’economia successivo alla decisione del governo di Pechino di abbandonare le restrizioni.
Quanto alla produzione industriale, riferisce l’Ufficio nazionale di statistica, la crescita è del 3,9%, ai massimi da ottobre: il dato è in accelerata sul 2,4% combinato di gennaio-febbraio, ma si posiziona sotto il 4% atteso alla vigilia. Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +5,1%, contro il +5,7% atteso, rispetto al +5,5% del mese precedente.
Fanno invece meglio delle aspettative le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano sempre a marzo un incremento del 10,6% su base annua dopo il +3,5% rilevato a febbraio. Le stime del mercato erano per una crescita del 7,4%. Dall’inizio dell’anno fino a marzo, il dato è salito del 5,76%, in accelerazione rispetto al +3,55% del periodo gennaio-febbraio
Il tasso di disoccupazione infine è sceso al 5,3% di marzi dal 5,6% precedente e rispetto al 5,5% atteso.
«In generale, nel primo trimestre, quando la prevenzione e il controllo del COVID-19 sono passati alla nuova fase in modo rapido e costante, molteplici politiche e misure per stabilizzare la crescita, l’occupazione e i prezzi hanno avuto effetto precocemente e i fattori positivi hanno continuato ad accumularsi, l’economia nazionale ha mostrato una ripresa costante e ha avuto un buon inizio – si legge in un commento del Bureau of Statistics. – Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che la situazione all’estero è ancora complessa e volatile, l’insufficiente domanda interna rimane rilevante e le basi per la ripresa economica non sono ancora solide».
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