
Sul provvedimento del Pnrr, che deve essere convertito in legge entro il 25 aprile, il governo ha posto la questione di fiducia che sarà votata domani pomeriggio, con inizio della ‘chiama’ alle 17.30. Giovedì il voto finale sul decreto
«In Parlamento faremo un percorso di chiarezza, con schede e spiegazioni, illustrando gli interventi di cui abbiamo la certezza che non saranno realizzati entro giugno 2026, la scadenza del Pnrr. Mancano solo tre anni e due mesi al completamento del Piano. Adesso dobbiamo fare una verifica delle proiezioni delle risorse. E’ serio e responsabile farlo ora». Lo ha riferito il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel suo intervento in Aula alla Camera a conclusione della discussione generale sul Dl per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Fitto ha rimarcato il ruolo “centrale e fondamentale” del Parlamento sulle decisioni relative al Pnrr e anche sul RepowerEu, il nuovo capitolo del Piano dedicata agli interventi per l’efficientamento energetico. «Il RepowerEu è una delle più grandi occasioni sulle quali non mancherà la qualità della proposta e la possibilità di migliorarla con il confronto parlamentare», ha detto. Per gli interventi del RepowerEu l’Italia ha a disposizione risorse europee per 2,7 miliardi a cui di aggiungono quelle pari al 7,5% della quota di risorse della coesione, più le risorse che si liberano dal Pnrr, perchè riferite a interventi di cui c’è certezza che non saranno realizzati.
La votazione sulla fiducia posta dal governo al dl Pnrr avrà inizio domani alle 17.30 nell’Aula della Camera: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo, stabilendo che le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 16, dopo il question time. Giovedì è previsto il voto finale sul decreto. Il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 25 aprile.
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI