
Panetta: “la frammentazione può anche influenzare la politica monetaria della BCE causando una certa volatilità della produzione e dell’inflazione”
«Una più stretta integrazione europea è la migliore risposta alla frammentazione globale. Ci dà una voce più forte sulla scena internazionale per promuovere la cooperazione e l’apertura. Fornisce la scala necessaria per investire in tecnologia e capitalizzare le risorse nazionali. Ed è il giusto livello su cui promuovere un’autonomia strategica aperta che costruisca sul mercato unico, piuttosto che indebolirlo». Ne è convinto Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della BCE che ha parlato ad un convegno organizzato dal Bruegel Institute su come la situazione geopolitica influenzerà le relazioni economiche del 21° Secolo.
Secondo Panetta la globalizzazione “pone delle sfide all’economia dell’UE e alla politica monetaria della BCE“. «Un’integrazione commerciale più debole potrebbe ridurre significativamente il benessere perché la nostra economia è più orientata verso l’esterno e le sue interdipendenze potrebbero quindi trasformarsi in vulnerabilità”, ma la frammentazione può anche influenzare la politica monetaria della BCE causando una certa volatilità della produzione e dell’inflazione», ha aggiunto.
La storia, ricorda ancora Panetta, suggerisce che il mondo si trova di fronte ad un trilemma in cui pace, commercio globale e concorrenza politica lottano per coesistere. «Il commercio e la pace possono essere raggiunti solo se un ordine internazionale politico, economico e legale stabile, sostenuto da istituzioni comuni, offre un modo non conflittuale di affrontare i disaccordi», ha concluso.
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI