Nervi tesi per la terza rata in arrivo a maggio. L’Italia è chiamata a raggiungere 27 obiettivi entro il 30 giugno. Fitto: “sui fondi Ue il quadro dell’Italia non è edificante”
Settimana decisiva per lo sblocco della terza tranche del Pnrr. Mercoledì alla Camera ci sarà l’informativa del ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, sullo stato di avanzamento del Piano, anche se il passaggio importante sarà soprattutto la relazione semestrale. Il governo farà un resoconto sugli obiettivi raggiunti e su quelli futuri. Saranno elencate le tappe attraverso un’operazione verità, come viene definita nell’esecutivo, legata anche alle precedenti gestioni del dossier. E ci sarà dunque un focus anche sulle criticità riguardo gli obiettivi di giugno, fra cui il piano sugli asili nido.
Venerdì Fitto ha visto il ministro dell’Economia Giorgetti per fare il punto, oltre che sugli adempimenti necessari ad assicurare la positiva valutazione da parte della Commissione degli obiettivi al 31 dicembre 2022, sui prossimi passi legati agli obiettivi in scadenza a giugno e avviare la fase di riprogrammazione del Pnrr contestuale all’inserimento del capitolo RePowerEu.
Dopo l’invio a Bruxelles a fine aprile dei dossier aperti, al massimo entro una decina di giorni dovrebbe arrivare la terza rata. L’Italia è chiamata poi a raggiungere 27 obiettivi entro il 30 giugno. Il loro raggiungimento consentirà di poter richiedere alla Commissione europea il pagamento della quarta rata di 16 miliardi di euro.
Fitto ha anche sottolineato che sui fondi Ue il quadro dell’Italia non è edificante. «Su 126 miliardi di euro di risorse assegnate alla politica di coesione nazionale ed europea per il periodo 2014-2020, oggi, dopo 9 anni, ne sono stati spesi 34: un quadro non proprio edificante anche se non omogeneo. Il Piemonte, per esempio, è una delle Regioni che ha raggiunto risultati e target di spesa di efficienza e di efficacia». Lo ha detto intervenendo in collegamento con la Regione Piemonte per la presentazione del nuovo sito che monitora l’avanzamento dei progetti regionali del Pnrr.
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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