
In una nota l’azienda ha definito “irrazionale” il no delle autorità inglesi all’acquisizione da parte di Microsoft
Activision Blizzard, azienda statunitense produttrice e distributrice di videogiochi recentemente finita agli onori della cronaca per il no della CMA (Competition and Markets Authority) verso l’acquisizione da parte di Microsoft, ha chiuso il primo trimestre del 2023 con ricavi netti pari a 2,38 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato in aumento rispetto a 1,77 miliardi visti nel primo trimestre del 2022. In aumento anche l’utile per azione pari a 0,93 dollari invece degli 0,50 dollari del primo trimestre del 2022.
Riguardo alla questione riguardante la decisione della CMA, da Activision Blizzard fanno sapere che «Activision Blizzard ritiene che la decisione della CMA sia sproporzionata, irrazionale e incoerente con le prove. Microsoft ha annunciato la sua decisione di presentare ricorso contro la sentenza della CMA e Activision Blizzard intende supportare pienamente gli sforzi di Microsoft in questo appello. Activision Blizzard continua a credere che l’accordo sia favorevole alla concorrenza, porterà i contenuti di Activision Blizzard a più giocatori e comporterà vantaggi sostanziali per consumatori e sviluppatori nel Regno Unito e nel mondo. Le parti continuano a impegnarsi pienamente con altre autorità di regolamentazione che rivedono la transazione per ottenere le necessarie approvazioni normative».
FOTO: EPA/CAROLINE BREHMAN