
Il decreto riguarda la tedesca Uniper e la finlandese Fortum. Possibili altre azioni simili cntro Paesi ostili
Putin firma il decreto che rileva le attività russe di due società energetiche straniere e consente alle autorità moscovite di intraprendere azioni simili contro altre società di “Paesi ostili” in risposta all’eventuale sequestro di beni russi all’estero. La minaccia più volte ventilata da Mosca di nazionalizzare o espropriare i beni di società straniere in territorio russo si è quindi concretizzata.
Il provvedimento riguarda in particolare la divisione russa di Uniper SE e i beni della finlandese Fortum Oyj. La prima è una società europea del settore dell’energia con sede a Düsseldorf, in Germania operativa dal 1º gennaio 2016, dopo lo spin-off da E.ON, nella generazione di energia da fonte convenzionale e nel trading globale di energia con una capacità produttiva di 40 GW. La seconda è una società energetica statale finlandese con sede a Espoo, in Finlandia. Si concentra principalmente sulla regione nordica. Fortum gestisce centrali elettriche, compresi impianti di cogenerazione, e genera e vende elettricità e calore.
Le azioni delle due entità sono state poste sotto il controllo temporaneo di Rosimushchestvo, l’agenzia immobiliare del governo federale. «Il decreto non riguarda questioni di proprietà e non priva i proprietari dei loro beni. La gestione esterna è di natura temporanea e significa che il proprietario originario non ha più il diritto di prendere decisioni di gestione», ha affermato l’agenzia TASS.
FOTO: EPA/GAVRIIL GRIGOROV