
L’attivazione del swap consentirà a maggio il pagamento in yuan di importazioni per un equivalente di oltre 1,7 miliardi di dollari nel mese di maggio
L’Argentina pagherà le importazioni cinesi in yuan anziché in dollari per alleggerire le riserve di dollari in diminuzione nel Paese. L’Argentina sta infatti affrontando una forte pressione svalutativa e una grave crisi di liquidità, motivo per cui il governo centrale ha annunciato oggi che a partire dal mese di maggio verrà attivato l’accordo per il swap di divise con la Cina.
L’annuncio arriva dal ministro dell’Economia, Sergio Massa, in una conferenza stampa accompagnato dall’ambasciatore di Pechino a Buenos Aires, Zou Xiaoli, e dal presidente della Banca centrale argentina (Bcra), Miguel Pesce. «Come tutti sappiamo l’Argentina affronta la sfida di dover preservare le sue riserve in un contesto avverso per la peggiore siccità della storia che ha ridotto di 15 miliardi di dollari le entrate delle esportazioni», ha affermato Massa.
L’attivazione del swap consentirà a maggio il pagamento in yuan di importazioni per un equivalente di oltre 1,7 miliardi di dollari nel mese di maggio. L’accordo consentirà all’Argentina di “lavorare sulla possibilità” di anticipare il tasso di importazione, ha aggiunto Massa, autorizzando gli ordini di importazione denominati in yuan in 90 giorni invece dei normali 180 giorni.
Nel novembre dello scorso anno l’Argentina ha ampliato di cinque miliardi di dollari uno scambio di valuta con la Cina, cercando di rafforzare le riserve internazionali dell’Argentina.
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