Gli sceneggiatori chiedono salari più alti e di essere “protetti” dall’intelligenza artificiale. La Wga ha annunciato la mobilitazione da oggi
Hollywood è in sciopero. Migliaia di sceneggiatori televisivi e cinematografici americani scendono in piazza dopo il fallimento delle trattative coi principali studi e piattaforme sull’aumento delle loro retribuzioni.
Il consiglio del potente sindacato degli sceneggiatori Writers Guild of America (Wga), “agendo sotto l’autorità conferita dai suoi membri, ha votato all’unanimità a favore di un ricorso allo sciopero” che entrerà in vigore oggi.
E’ la prima volta in 15 anni che la Writers Guild of America indice uno sciopero dopo non essere riuscita a raggiungere un accordo per una retribuzione più alta. L’ultimo sciopero nel 2007 è durato 100 giorni ed è costato all’economia della California più di due miliardi di dollari.
L’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), che rappresenta gli studi, ha dichiarato di aver offerto “generosi aumenti di compensazione” agli sceneggiatori, ma le due parti non sono riuscite a raggiungere un accordo. La metà degli scrittori di serie TV ora lavora a livelli salariali minimi, rispetto a un terzo nella stagione 2013-14. La retribuzione media per gli sceneggiatori al livello più alto di scrittore/produttore è diminuita del 4% nell’ultimo decennio.
L’ascesa dello streaming non ha affatto aiutato: ha portato a un calo delle entrate pubblicitarie televisive, poiché il pubblico televisivo tradizionale si è ridotto e gli inserzionisti si rivolgono altrove. Altro problema critico è l’intelligenza artificiale. La WGA vuole misure di salvaguardia per impedire agli studi di utilizzare l’intelligenza artificiale per generare nuove sceneggiature. Gli scrittori vogliono anche assicurarsi che non gli venga chiesto di riscrivere le bozze delle sceneggiature create dall’intelligenza artificiale.
Fino a quando i conflitti non saranno risolti, alcuni programmi televisivi saranno interrotti.
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