A far temere il peggio sono ancora le banche regionali USA con il caos scoppiato su PacWest
Le banche regionali USA creano ancora tensione sui mercati. Non solo statunitensi ma anche internazionali. Infatti se da un lato l’Europa procede appesantita dai timori di una recessione incombente e di una Bce che non ha esitato ad aumentare nuovamente i tassi, dall’altro Wall Street, reduce dalle parole di Jerome Powell di ieri, non spicca certo il volo.
La paura, come detto, è dettata dalle banche regionali, prima su tutte la PacWest che sui listini a stelle e strisce è in picchiata. Ad ogni modo l’aria è pesante e all’apertura delle contrattazioni i tre listini maggiori registrano tutti il segno meno. L’S&P 500 parte con un -0,26%, simile al -0,20 del Dow e non lontano dal -0,35% del Nasdaq.
Nel Vecchio Continente, come detto, i mercati sono in rosso con una Bce che, a differenza della Fed, non prospetta nessuna pausa sugli aumenti. Ecco allora che Milano vede un -0,6%, Londra arriva a -0,76%, Parigi sfiora il -1% e il Dax registra un -0,6%. In tutto questo il petrolio avverte i primi cenni di un’inversione di rotta puntando ad un leggero rialzo come anche l’oro.
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