Proposta finale entro il 9 giugno. Il Mef sostiene l’ipotesi di una offerta congiunta per la rete Tim
Ancora non ci siamo. Il CdA di Tim ha bocciato le offerte non vincolanti ricevute per Netco dal consorzio formato da Cdp-Macquarie e dal fondo Usa KKR, ritenendole non ancora adeguate. E’ quanto si legge in una nota del gruppo di tlc.
Insomma le offerte per la rete sul tavolo del Cda di Tim non convincono ma la società permette un rilancio, considerata la disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti a migliorarla. Si tratta di quella di KKR, secondo indiscrezioni
Ora il termine è il 9 giugno: quello sarà l’ultimo tentativo per la vendita dell’asset. Vivendi, maggior azionista di Tim, ha fatto notare come la miglior opzione per il futuro della rete non sia la vendita, ma bensì attuare un piano alternativo che comporti dei cambi al vertice. L’obiettivo di Vivendi, ben lontano da quello che sono state le reali offerte, è quello di ottenere un’offerta pari a 31 miliardi di euro.
L’ipotesi di un’offerta congiunta Cdp-Macquarie con Kkr ha il sostegno del Mef. Secondo quanto si apprende il Tesoro sarebbe anche disponibile a coinvolgere F2i.
Il 10 maggio, intanto, è già stato fissato il consiglio di amministrazione per esaminare i conti del primo trimestre di Tim.
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