I dati mostrano un rallentamento rispetto all’ultimo trimestre del 2022, quando il Pil era cresciuto del 5,5 per cento su base annua
L’economia dell’Arabia Saudita ha registrato una crescita del 3,9 per cento su base annua nel primo trimestre del 2023. Emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Autorità generale per le statistiche (Gastat) ripresi dal quotidiano panarabo Asharq al awsat.
Secondo le stime iniziali di Gastat, ad aver trainato la crescita del Prodotto interno lordo (Pil) sono state anche le attività non petrolifere, aumentate del 5,8 per cento nel primo trimestre rispetto all’anno precedente. Per le attività petrolifere, l’aumento è stato ell’1,3 per cento, mentre le attività dei servizi governativi sono cresciute del 4,9 per cento.
Tuttavia, i dati mostrano un rallentamento rispetto all’ultimo trimestre del 2022, quando il Pil era cresciuto del 5,5 per cento su base annua. Anche il Pil reale destagionalizzato è diminuito dell’1,3 per cento nel primo trimestre di quest’anno, rispetto al trimestre precedente, a causa di un calo delle attività petrolifere del 4,8 per cento, afferma Gastat.
Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, l’economia saudita è cresciuta dell’8,7 per cento lo scorso anno, ma per il 2023 la crescita del Pil saudita potrebbe dimezzarsi, con una percentuale pari al 3,1 per cento.
Alla base del calo vi sarebbero, secondo l’Fmi, i tagli alla produzione petrolifera nell’ambito dell’accordo dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e dai suoi alleati, un gruppo noto come Opec+. A tal proposito, Riad ha precedentemente dichiarato che avrebbe ridotto la produzione di 500.000 barili di petrolio al giorno a partire da maggio, in aggiunta ai tagli da parte dei produttori Opec+ di circa 1,16 milioni di barili al giorno.
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