
La Yellen risponde alla proposta di Donald Trump secondo il quale i repubblicani dovrebbero permettere il default
Per Janet Yellen, segretario al Tesoro degli Stati Uniti anche solo l’idea di Stati Uniti potenzialmente insolventi sul proprio debito è assolutamente impensabile. Si tratterebbe, ha infatti dichiarato l’ex numero uno della Fed, di qualcosa «che danneggerebbe così gravemente gli Stati Uniti e l’economia globale che penso dovrebbe essere considerata da tutti come impensabile». Quelle della Yellen sono una risposta esplicita alla proposta fatta dall’ex presidente Donald Trump ai rappresentanti repubblicani e cioè di lasciare andare la nazione verso il default.
La dichiarazione della Yellen, favorevole ad un aumento del tetto massimo del debito, è arrivata durante la riunione dei ministri delle finanze del G7 che include anche i governatori delle banche centrali e che si sta svolgendo a Niigata, in Giappone.
«Non esiste una buona alternativa che ci salverà dalla catastrofe […] l’unica cosa ragionevole è aumentare il tetto del debito ed evitare le terribili conseguenze che ne deriveranno».
Quello del tetto del debito è un problema che si presenta ciclicamente negli USA. Per legge, infatti, il tetto di spesa dev’essere approvato dal Congresso e, come ha fatto notare la stessa Yellen, «il Congresso degli Stati Uniti ha alzato o sospeso il limite del debito quasi 80 volte dal 1960. Lo esorto ad agire rapidamente per farlo ancora una volta». Una richiesta condivisa anche oltre oceano. In Germania, ad esempio, il ministro delle finanze Christian Lindner spera che gli Stati Uniti evitino di aggiungere ulteriori problemi all’economia globale e che i legislatori americani siano “maturi” sui negoziati sul tetto del debito per evitare ulteriori venti contrari per l’economia globale.
Ma come sempre accade, la questione è anche occasione tra le due parti (repubblicani e democratici) per riuscire a darsi battaglia. In questo caso, infatti, i democratici appoggiano la volontà di aumentare ancora il tetto del debito, i repubblicani, invece, chiedono, prima di dare il proprio voto necessario per far approvare le misure, alcuni tagli sulle spese e sull’assistenza.
FOTO: EPA/SHAWN THEW