
Il governo ha deciso di sbloccare le prime risorse per combattere l’emergenza affitti
Affitti alle stelle soprattutto in città universitarie. In casi estremi, come ad esempio Milano, si aggiunge, al fattore universitario, anche quello lavorativo. Ed è per questo motivo che si sta diffondendo da qualche tempo una protesta tanto semplice quanto efficace: dormire in tenda. La scelta sembra ora portare i primi frutti visto che il governo per rispondere agli studenti ha deciso di sbloccare i 660 milioni previsti dal 2022 per gli alloggi universitari.
Nel frattempo c’è chi suggerisce di sfruttare il cosiddetto bonus affitti che permette una detrazione per i primi 4 anni di validità del contratto, del 20% (fino a un massimo di 2mila euro annui) per abitazioni singole o gli appartamenti dove viene trasferita. Per rientrare nell’agevolazione è necessario aver stipulato un regolare contratto di affitto il cui canone annuo non sia inferiore ai 991,60. Inoltre chi lo firma non avere meno di 20 anni e non più di 31 non compiuti ed avere un reddito non superiore a 15.493,71 euro.
Intanto Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della ricerca ha fatto sapere di aver avanzato la richiesta per un censimento degli immobili inutilizzati sia del demanio che dei comuni per poterli reindirizzare ad uso degli studenti.
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